Mais que diable allait-il faire dans cette galère? Molière

lunedì, luglio 31, 2006

In aumento il numero di alunni stranieri

da Tecnica della Scuola
Rporto alcuni stralci di un articolo di A. Giuliani
Presentato dal “Centro Studi Sintesi” di Venezia l’identikit della formazione scolastica extracomunitaria in Italia: lo studio ha fatto emergere dati interessanti ed indicativi su una realtà che negli ultimi dieci anni è “lievitata” di oltre sei volte (618,5%), rappresenta ormai il 4,1% della popolazione scolastica totale e che alle superiori riguarda soprattutto le scuole tecniche e professionali.
Ma da dove provengono questi studenti? Oltre il 40% degli alunni stranieri proviene dalle regioni dell'Europa non facenti parte dell'Unione Comunitaria. Una percentuale rilevante è di appartenenza africana (25,4%) e in parte anche asiatica (14,8%), mentre coloro che giungono dalle americhe e da altri paesi dell'Ue sono appena l'11,9% e il 4,7% del totale degli alunni con cittadinanza non italiana. Nello scorso anno scolastico la nazionalità più rappresentata è stata l'Albania con una quota del 16,7%, seguita a ruota dal Marocco (14,4%) e dalla Romania (11,5%). I cinesi, che si trovano nella graduatoria dopo i cittadini della ex Jugoslavia, sono ancora una percentuale abbastanza ridotta (5,2%), ma rispecchiano fedelmente la presenza complessiva dei soggetti di questa nazionalità regolarmente residenti in Italia: 4,7%.
leggi tutto qui:

I furbetti del diplomino

da Corriere della SeraDomenica, 30 Luglio 2006
SORA:Compravano i diplomi denunciati per falso. Studenti provenienti da tutta Italia compravano diplomi di ragioneria presentandosi da privatisti in un istituto tecnico a Sora, dopo essersi iscritti in un centro Cepu. Pagavano dai due ai quattro mila euro. In realtà - secondo gli investigatori - non ricevevano alcuna preparazione, ma avevano solo la certezza di superare l'esame di Stato. Dodici le persone denunciate alla Procura di Cassino con l'accusa di falso e truffa.

Comunicato Anief su risoluzione della Comm. Cultura

31 luglio 2006 - ANIEF
La VII Commissione Cultura e Istruzione della Camera, in data 26 luglio 2006, ha approvato una risoluzione sul precariato, che in quattro punti impegna il Governo alla programmazione nei prossimi anni di un piano di assunzioni su tutti i posti disponibili nelle Scuole e alla delegificazione della tabella di valutazione dei titoli nella graduatoria permanente prima dell’a.s. 2007/2008 con una rivisitazione di quei punteggi attribuiti in base alla lettera h) e al punto B3). Nel testo definitivo, inoltre, è doveroso ricordare come, su denuncia e richiesta espressa della presente associazione e grazie alla mobilitazione della categoria, sia stato ritirato a seguito della proposta dell'on. Rusconi (Ulivo) il punto 4 che era stato inserito nelle premesse della stessa risoluzione e che dava una visione fuorviante e faziosa sull'attribuzione del legittimo punteggio aggiuntivo attribuito all'abilitazione SSIS.
In merito al dibattito che ha preceduto l'approvazione della risoluzione, prendiamo atto di esser riusciti a ottenere dagli onorevoli relatori De Simone (Rifond. Com.) e Sasso (Ulivo) la riformulazione del testo e l'assicurazione da parte degli stessi proponenti che il Governo e la maggioranza giammai volevano riaprire una guerra tra poveri né tantomeno penalizzare i docenti abilitati presso le SSIS, a dispetto di quello che il testo faceva trasparire e di alcune dichiarazioni fuori luogo. L'intervento dell'on. Costantini (Idv), in questo senso, ha avuto il merito di ricordare la complessità della soluzione del precariato e la molteplicità delle aspettative nutrite dal grande numero dei partecipanti. Bisogna riconoscere, infine, un vivo apprezzamento e ringraziamento per le parole e l'attenzione mostrata dall'on. Barbieri (Udc) che ha posto in termini chiari e semplici il problema di una valorizzazione dei docenti abilitati presso le SSIS, opponendosi a qualsiasi ipotesi di una loro penalizzazione, nonché l'intervento dell'on. Aprea (FI) che ha sottolineato come siano stati escluse le associazioni dei precari SSIS dalle audizioni informali su tale risoluzione, auspicandone un coinvolgimento futuro sulle tematiche del precariato e del reclutamento.
Su questi due ultimi temi chiediamo che riparta con la maggioranza e l'opposizione un confronto in questa nuova legislatura, basato su una premessa fondamentale riassumibile proprio dalle parole espresse dall'0n. De Simone sulle pagine di Liberazione del 27 luglio 2006: “ Docenti specializzati presso le SSIS e quelli nominati da concorso hanno la stessa dignità e gli stessi diritti e come tali vanno tutelati ”.
Fino ad oggi, a fronte dei circa 20.000 docenti precari idonei del concorso ordinario rimasti nelle graduatorie di merito dal 2001 dopo quest'ultime assunzioni, rimangono nelle graduatorie permanenti 100.000 docenti precari abilitati progressivamente dal 2001. Lì ancora non c'è tutela, non c'è giustizia ma soltanto precariato per chi è stato formato per insegnare in posti disponibili nella carta e mai concretizzati nella realtà. Questo argomento, non a caso, è oggetto di un ricorso presentanto dall'associazione in collaborazione con il sindacato ANP, presentato al Tar-Lazio affinché la giustizia amministrativa si esprima sull'illegittima esclusione dei docenti abilitati presso le SSIS dalle graduatorie di merito, dopo aver superato ben due procedure concorsuali.
Ancora ad oggi, ben 12.000 docenti specializzati presso le SSIS nel corrente anno accademico rimangono fuori dalla 3 fascia delle graduatorie permanenti a differenza dei riservisti abilitati nello stesso periodo ma a seguito dei corsi della legge 143/2004, vedendosi relegati addirittura in un 6 blocco della 2 fascia delle graduatorie d'istituto dietro chi non ha neanche un'abilitazione. Il Tar-Lazio, qui, ha manifestato in un ricorso presentato dall'associazione, piena condivisione sui contenuti discussi ritenendo ragionevolmente fondata la disparità di trattamento ma non ravvisando gli estremi di sospetto di anticostituzionalità delle norme impugnate.
Tempo addietro, nel primo incontro avuto dalla presente associazione con rapprensentanti della Segreteria tecnica del Ministro e della Segreteria del Viceministro, è stata data assicurazione di un'attenzione del Governo alle problematiche del precariato in generale e in particolare di quello formato attraverso le SSIS, peraltro ribadita da alcuni esponenti della maggioranza come la sen. Soliani, rinviando a successivi incontri per la definizione e il risolvere di problemi particolari legati anche allo schema generale della formazione e reclutamento degli insegnanti e alla gestione di una fase transitoria di reclutamento del personale.
Noi ribadiamo la volontà di partecipare a questi successivi incontri, a concordare con i rappresentanti dell'attuale maggioranza e opposizione strumenti, tempi e modalità per una definizione risolutiva dei problemi del precariato e del precariato SSIS ma soprattutto di un miglioramento della Scuola pubblica italiana ed europea che non può prescindere dalla selezione e dalla valorizzazione del suo personale, troppe volte umiliato e demotivato.
In questi mesi (certamente prima della prossima finanziaria) attendiamo, dunque:
un decreto legge che autorizzi una programmazione triennale su tutti i posti disponibili nelle Scuole che tenga conto dei reali pensionamenti previsti;
un decreto legge che delegifichi la tabella e che sia accompagnato da un decreto del Ministro sulla tabella di valutazione dei titoli in graduatoria permanente che sia oggetto di contrattazione con le parti sociali, e per il quale renderemo noti i nostri suggerimenti;
un decreto legge che sani l'ingiustizia perpetrata nei confronti degli abilitati SSIS prevedendo il loro inserimento nelle graduatorie di merito, e l'inserimento degli abilitati per l'a.a. 2005/2006 nelle graduatorie d'Istituto di prima fascia;
l'istituzione di un tavolo tecnico, a cui ribadiamo la disponibilità a partecipare, per elaborare una giusta e risolutiva gestione della fase transitoria di reclutamento del personale docente, e per programmare la nuova formazione degli insegnanti, prima della scadenza dell'approvazione del nuovo decreto delegato del'art.

venerdì, luglio 28, 2006

Risoluzione della Commissione cultura

da OrizzonteScuola 28.07
Pubblichiamo il testo definitivo della risoluzione n. 7-00017

TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE
La VII Commissione, tenuto conto innanzitutto delle indicazioni emerse nel corso delle audizioni informali di rappresentanti delle associazioni di insegnanti precari svolte dalla Commissione cultura nella seduta del 15 giugno 2006; premesso che: il precariato nella scuola ha ormai raggiunto livelli insostenibili che, in assenza di radicali interventi correttivi, sarebbero destinati a crescere ulteriormente, con gravissimo danno sia per i diritti di decine di migliaia di precari, sia per la stessa funzionalità del sistema scolastico pubblico; le dimensioni del fenomeno hanno conosciuto una crescita esponenziale nella passata legislatura a causa del blocco, totale o parziale del turn over e della politica di tagli indiscriminati agli organici del personale portata avanti dal precedente Governo; il numero di immissioni in ruolo programmato dal precedente Governo è del tutto insufficiente a garantire le ordinarie esigenze di funzionamento delle istituzioni scolastiche ed è, ancora una volta, di gran lunga inferiore al numero di posti e cattedre resi liberi dai pensionamenti, sia per il prossimo anno scolastico, sia a maggior ragione per quelli successivi, nei quali è previsto l'avvio del pensionamento di una intera generazione di docenti; nella passata legislatura è stata definita - per la prima volta con una legge invece che con un atto amministrativo - una tabella di valutazione dei titoli per la compilazione delle graduatorie permanenti, attualmente in vigore, dalle quali si attinge per il 50 per cento delle immissioni in ruolo e per il conferimento delle supplenze; le modifiche introdotte rispetto alle norme fino allora vigenti, limitandosi a elencare quelli che hanno prodotto conseguenze più pesanti, hanno riguardato:
1) l'eliminazione del criterio dei nuovi inserimenti in uno scaglione successivo all'ultimo, sostituito da quello dell'inserimento «a pettine»; 2) il raddoppio del punteggio per i servizio prestato nelle scuole «di montagna», degli istituti penitenziari e delle piccole isole; 3) l'equiparazione del servizio prestato nelle scuole paritarie private a quello delle scuole statali, in modo retroattivo, sia ai fini del punteggio, sia a fine del possesso dei requisiti di servizio, con la conseguente abolizione della quarta fascia (accorpata con la terza); 4) la valutazione di master e corsi di perfezionamento, cumulabili fino a raggiungere ben 30 punti, dando il via a un mercato di titoli non sempre qualificanti ma con un peso economico notevole per i precari, costretti a conseguirli per non essere scavalcati da altri colleghi;
il risultato di tali interventi è stato un radicale sconvolgimento delle graduatorie che ha reso incerte le aspettative e i diritti di decine e decine di migliaia di docenti precari che per anni, in condizioni di minori tutele salariali e contrattuali, avevano consentito al sistema scolastico di far fronte alle proprie necessità; considerato inoltre che:
il ricorso massiccio al lavoro precario nella scuola, sia per i docenti che per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), risponde ad una logica di risparmio che, alla luce di un'attenta analisi dei valori economici in gioco, in ragione del costo nettamente inferiore del personale neo immesso in ruolo che prenderebbe il posto del personale che va in pensione e dopo aver raggiunto i livelli più alti della scala retributiva, si dimostra falsa ed illusoria nei suoi presupposti; occorre invertire questa tendenza puntando decisamente al superamento del precariato e alla stabilità degli organici quale premessa per lo sviluppo qualitativo del sistema scolastico pubblico, partendo dal principio che le assunzioni fatte sulla base delle attuali graduatorie permanenti sono viziate da profonde ingiustizie e da sostanziali illegittimità e che ciò non può essere riprodotto; occorre altresì, in previsione delle operazioni di conferimento delle supplenze per il prossimo anno scolastico, dare una risposta chiara e concreta al vasto e complesso mondo dei precari sugli indirizzi che il Governo intende seguire per risolvere i problemi evidenziati in premessa,
impegna il Governo:
a) ad incrementare significativamente e progressivamente il numero di immissioni in ruolo previsto, tenendo conto dei massicci pensionamenti già in atto; b) a predisporre un piano straordinario di assunzioni in considerazione dei posti vacanti, e disponibili nell'arco di un triennio, intervenendo anche sui criteri di definizione degli organici in relazione alle reali esigenze di funzionamento delle scuole; c) ad adottare le necessarie iniziative idonee per il prossimo anno scolastico, e in ossequio ai tempi tecnici necessari a predisporre una soluzione legislativa, a valere dalle graduatorie dell'anno scolastico 2007-2008, affinché sia abrogata la lettera h), con particolare riferimento al raddoppio del punteggio di montagna, del punto B.3 della tabella di valutazione dei titoli, allegata alla legge 143/04, nonché sia eliminata la possibilità di valutare master , corsi di perfezionamento e di specializzazione o, almeno, nei limiti fortemente il numero; d) a predisporre, in particolare con la massima urgenza, un provvedimento che delegifichi la suddetta tabella di valutazione e ne riconduca la definizione ad un atto amministrativo in modo tale che, fermo quanto indicato al punto C, siano fissati i riferimenti generali, assumendo il principio che deve essere fortemente valorizzato il servizio prestato sullo specifico insegnamento per il quale si concorre.(8-00005)
«De Simone, Sasso, Rusconi, Folena, Poletti, Costantini, Li Causi, Ghizzoni, Benzoni, Guadagno detto Vladimir Luxuria, Martella, Tranfaglia, De Biasi».

NO ai test sugli animali

VOTA CONTRO I TEST SUGLI ANIMALI IN EUROPA! Dall'1 all'8 agosto, in tutti i negozi Lush d'Europa è possibile aderire alla petizione contro le nuove normative della EU che ripristinano l'obbligo di test sugli animali per alcuni ingredienti cosmetici.
TESTO DELLA PETIZIONE
In qualità di consumatore non violento e di elettore, con la presente intendo oppormi all’utilizzo degli animali nei test chimici, secondo quanto previsto dal nuovo regolamento europeo sulla chimica (REACH) che il Parlamento Europeo voterà a settembre. Credo negli obiettivi di REACH– nel tentativo cioè di allontanare dall’ambiente le sostanze chimiche potenzialmente dannose- ma sono anche d’accordo con le aziende socialmente impegnate, con i gruppi animalisti e con quegli scienziati che sostengono che i test sugli animali non siano solo una pratica crudele, ma che addirittura siano pericolosi e non utili per proteggerci dalle sostanze chimiche. Questo perché i risultati dei test sugli animali non sono sempre estendibili all’uomo. Vi prego di fare tutto ciò che è in vostro potere per assicurarvi che la mia voce venga ascoltata: - perché ogni sforzo sia compiuto per eliminare i test sugli animali dal programma di REACH - per permettere alle aziende di scambiarsi informazioni - affinché si utilizzino metodi più veloci e concreti e non basati sugli esperimenti sugli animali per identificare i rischi legati alle sostanza chimiche potenzialmente più dannose.
metti una croce per aderire con il tuo voto. on-line qui:
Di cosa si tratta
un nuovo regolamento europeo in materia chimica, chiamato in inglese Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals (REACH), sta per essere varato dal Parlamento Europeo richiedendo che circa 30.000 sostanze chimiche siano testate sugli animali. Molte di queste sostanze sono attualmente utilizzate nella cosmesi (sebbene non necessariamente nei cosmetici Lush). Il fine di REACH, cioè il tentativo di tenere le sostanze chimiche potenzialmente dannose lontane dall’ambiente, è ammirevole. Lush si trova però d’accordo con quelle associazioni animaliste e con quegli scienziati che ritengono che la strada migliore per salvaguardare noi stessi e l’ambiente dalle sostanze chimiche dannose sia ricorrere a metodologie sofisticate, attendibili, concrete senza l’uso degli animali. L’attuale proposta di legge REACH prevede che milioni di topi, ratti, cani, conigli, porcellini d’india e criceti siano avvelenati, che sostanze corrosive siano messe a contatto con la loro pelle e iniettate nei loro occhi siano iniettate nella loro pelle e nei loro occhi e che soffrano per altri esperimenti cruenti, molti dei quali saranno per loro fatali. L’inattendibilità e l’inapplicabilità di questi risultati all’essere umano sono state ampiamente dimostrate. Per favore, aiutaci a garantire che i rappresentanti che hai eletto facciano il possibile per opporsi a questi atroci e inutili esperimenti sugli animali, votando per: • l’eliminazione dei test sugli animali dal programma di REACH • la promozione di studi epidemiologici sulla popolazione umana fondati sull’analisi di quelle sostanze chimiche che sono state ampiamente impiegate negli ultimi 25 anni • uno scambio obbligatorio di informazioni tra le aziende • priorità assoluta allo studio delle sostanze chimiche più pericolose e ai rischi ad esse connessi, attraverso l’adozione di metodi veloci e concreti non basati sugli animali • un sostegno deciso allo sviluppo e all’approvazione di test sostitutivi alla sperimentazione sugli animali.

martedì, luglio 25, 2006

Damose da fà!

Alcune novità sul fronte "supplenze-graduatorie-punteggi d'abilitazione-fregature varie"...
Il ministero ha emanato la circolare sulle supplenza: la novità principale è che gli spezzoni fino a 6 ore da quest'anno dovranno essere attribuiti dai csa partendo dalle graduatorie permanenti. Per noi del VI ciclo è un gran fregatura, naturalmente, perchè in g.p. non ci siamo...
LE associazioni che "tutelano" gli abilitati ssis lanciano appelli e anatemi contro le misure previste dalla commissione cultura della camera: la Viceministro Bastico ha infatti espresso la propria volontà a “…limitare il lamentato eccessivo peso del punteggio per l'abilitazione conseguita presso le Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario…”.
é in corso un tentativo politico per togliere o dimezzare o quant'altro i 30 punti concessi agli abilitati ssis; hanno un bel daffare anadoss anief ecc.. tutto vano se i 100'000 abilitati ssis non si svegliano ed iniziano a far sentire la propria voce, creando un gruppo di pressione notevole....

Indulto sì, indulto no...

Il parlamento si appresta a votare il provvedimento di indulto, atto a sgravare le stracolme carceri italiane, in prossimità dell'estate.
Purtroppo tale misura non rappresenta solo un necessario atto di clemenza: gli "sconti" concessi a quanti hanno commesso reati di tipo finanziario hanno una valenza esclusivamente politica...
riporto alcuni stralci da un articolo di M. Travaglio sull'Unità di oggi:
L’indulto è come la patente a punti. Chiunque, fino al maggio 2006, ha concusso, ha corrotto o s'è fatto corrompere, ha abusato dei suoi poteri per favorire qualcuno, derubato lo Stato col peculato o la sua società con la bancarotta, truffato il prossimo, truccato gare d'appalto, incassato fondi neri, frodato il fisco, falsato bilanci, turbato il mercato finanziario con l'aggiotaggio, scalato banche violando le leggi, speculato con l'insider trading, giocato con la salute dei dipendenti provocando infortuni o addirittura decessi nei luoghi di lavoro, e fino a oggi temeva - in caso di condanna - di andare in carcere a scontare la pena, può tirare un sospiro di sollievo: partirà da meno tre. Nel senso di meno 3 anni di pena, da detrarre da eventuali condanne definitive. Per i reati puniti più severamente (per esempio, la bancarotta o la rapina), l'indulto comporterà semplicemente uno sconto di pena. Per quelli puniti con sanzioni più blande (tutti quelli dei colletti bianchi), significherà azzerare le pene del tutto o quasi. E comunque garantirsi l'esenzione dal carcere: in Italia infatti si scontano dietro le sbarre solo le pene superiori ai 3 anni (sotto, c'è l'affidamento al servizio sociale: cioè l'assoluta libertà con qualche opera buona). Risultato: chi rischia pene fino ai 6 anni scende a 3, e non sconta nemmeno un giorno. Non solo: l'indulto cancella pure le pene accessorie (interdizione da pubblici uffici, cariche societarie, professioni): i condannati resteranno in Parlamento, nella pubblica amministrazione, nei mestieri che esercitavano mentre delinquevano. Giudici, pm e investigatori dovranno portare a termine indagini e processi già sapendo che sarà tutto inutile, o quasi: come per la Juventus, il campionato degli inquirenti partirà con una forte penalizzazione.
L'elenco dei beneficiari di questo colpo di spugna a orologeria, che sta per esser varato urbi et orbi con la scusa delle carceri affollate, è lungo chilometri. In cima alla lista, com'è noto, c'è Cesare Previti (pregiudicato per corruzione giudiziaria), che scenderà da 5 a 2 anni, lascerà gli arresti domiciliari e rientrerà in Parlamento, almeno finché la Camera non si deciderà a dichiararlo decaduto per l'interdizione perpetua. Poi c'è Silvio Berlusconi, imputato per corruzione del testimone David Mills e per i diritti Mediaset (appropriazione indebita, falso in bilancio e frode fiscale), insieme a Confalonieri (falso in bilancio) e ai figli Marina e Piersilvio (indagati per riciclaggio).
Poi ci sono i protagonisti di tutti gli scandali degli ultimi due anni. Comprese le teletruffe di Wanna Marchi e Stefania Nobile: condannate a 10 anni in primo grado, se patteggiano in appello scendono a 6 anni, e con l'indulto a 3: in pratica, non tornano mai più in carcere. I protagonisti dell'inchiesta penale su Calciopoli, a Napoli), non dovranno neppure patteggiare: le pene per la frode sportiva sono talmente basse da vanificare il futuro processo a Moggi, Carraro, Giraudo, Galliani, Mazzini, De Santis, Pairetto, Bergamo, ai figli di papà targati Gea e così via. Idem per Bancopoli (aggiotaggio e altri reati finanziari, a Milano e Roma), che vede inquisiti l'ex governatore Fazio e i multicolori furbetti del quartierino: Fiorani, Gnutti, Ricucci, Coppola, Consorte, Sacchetti, Billè, Palenzona. E sono ancora al vaglio degli inquirenti le posizioni dei politici beneficiati dal munifico banchiere di Lodi: i forzisti Brancher, Grillo, Dell'Utri, Romani e Comincioli, il leghista Calderoli e l'Udc Tarolli. Poi c'è la banda Parmalat, imputata a Milano e a Parma: da Calisto Tanzi in giù, fino ai banchieri (a cominciare da Cesare Geronzi) suoi presunti complici nella truffa a migliaia di risparmiatori. E c'è la banda Cirio di Sergio Cragnotti, anch'essa specializzata in bond-carta straccia. In una tranche collaterale del caso Parmalat sono indagati per corruzione De Mita (Dl) e Burlando (Ds), e in un'altra ancora, per finanziamento illecito, l'ex ministro Alemanno (An). Il "meno tre" potrebbe far comodo anche al forzista Raffaele Fitto e ai suoi coindagati a Bari per le presunte tangenti dal gruppo Angelucci. Per non parlare dei protagonisti dell'ultimo scandalo di Potenza: Vittorio Emanuele e due uomini di Fini: Salvo Sottile e Francesco Proietti Cosimi.
Ma c'è pure un esercito di deputati e senatori nei guai con la giustizia per vari reati, tutti compresi nell'indulto (conflitto d'interessi? Forse). Marcello Dell'Utri è imputato a Palermo per calunnia contro tre pentiti. Francesco Storace e il suo entourage sono accusati a Roma di associazione a delinquere per aver spiato illegalmente Marrazzo e la Mussolini. Il Ds ribelle Vincenzo De Luca, neosindaco di Salerno, è indagato per concussione, abuso, truffa e falso. An voterà no all'indulto, salvo due ex ministri, entrambi indagati: uno è Alemanno, l'altro è Altero Matteoli, rinviato a giudizio per favoreggiamento nell' inchiesta sugli abusi edilizi all'Elba. E la lista "nera" non finisce qui: Ugo Martinat è inquisito a Torino per turbativa d'asta e abuso per alcuni appalti Tav; e Silvano Moffa lo è a Velletri per corruzione. Nutrita anche la pattuglia Udc: se cade l'aggravante mafiosa del favoreggiamento, l'indulto serve a Totò Cuffaro; e, in caso di condanna, servirà di certo al neo- onorevole Vittorio Adolfo, accusato a Sanremo di corruzione, truffa e turbativa d'asta; a Giampiero Catone, imputato per truffa e bancarotta a Roma e L'Aquila; ad Aldo Patriciello, coinvolto nello scandalo molisano della circonvallazione di Venafro; e a Teresio Delfino, indagato per associazione a delinquere e truffa nella gestione allegra dell'Enoteca d'Italia;senza dimenticare Giuseppe Drago, condannato in primo grado a 3 anni e 3 mesi per peculato per aver svuotato la cassa della presidenza della regione Sicilia quando ne era governatore. Idem come sopra per altri ex Dc come Pino Firrarello (FI) e Nuccio Cusumano (Udeur), imputati per gli appalti truccati dell'ospedale di Catania.
A condurre le trattative col centrosinistra per l'indulto è stato l'on. avv. prof. Gaetano Pecorella (FI), che non solo difende Berlusconi in vari processi per reati non esclusi dall'indulto; ma, a quel che si sa, risulta ancora indagato a Brescia con l'accusa di aver pagato il supertestimone Martino Siciliano, affinchè ritrattasse le accuse al suo cliente Delfo Zorzi per le stragi di Piazza Fontana e Piazza della Loggia. Il reato ipotizzato è favoreggiamento: anch'esso compreso nel Grande Condono.

martedì, luglio 18, 2006

Incontro ANIEF al Ministero

COLLEGIO NAZIONALE DI PRESIDENZA ANIEF
Comunicato Stampa
I rappresentati dell’Amministrazione si sono dimostrati sensibili agli interventi posti e hanno manifestato l’intenzione di approfondire ulteriormente la problematica del precariato dei docenti abilitati presso le SSIS e di una loro valorizzazione ai fine del reclutamento nella Scuola.
Il Collegio Nazionale di Presidenza ha depositato, per l’occasione, una memoria scritta ai fini di un suo approfondimento negli incontri successivi, sottolineando l’esigenza di un provvedimento urgente che
1) programmi l’assorbimento progressivo, nel prossimo triennio, del personale docente su tutti i posti vacanti nella Scuola;
2) inserisca nelle graduatorie permanenti per l’a.s. 2006/2007 i docenti abilitati presso le SSIS nell’a.a. 2005/2006, la cui posizione non può essere relegata a un sesto blocco della seconda fascia, ovvero dietro gli altri docenti che non sono in possesso di un’abilitazione;
3) preveda una quota di posti riservati, ai fini delle assunzioni in ruolo, per i docenti abilitati presso le SSIS, ivi incluso per quelli abilitati attraverso i corsi di 400 ore di sostegno.
Le parti, alla fine dell’incontro, hanno concordato sull’opportunità di rivisitare tali problematiche anche in merito alla discussione dei decreti delegati della legge 53/2003, in particolare del decreto sulla formazione degli insegnanti.

Magnifici Ottantadue

Dal Blog di Beppe Grillo, una lettera di M. Travaglio:
Caro Beppe,sei rimasto indietro. Nella campagna “Parlamento pulito”, intendo. Dopo tre mesi passati insieme a Peter Gomez ad analizzare i precedenti penali dei 900 e passa dipendenti appena eletti nel nuovo Parlamento per il nostro nuovo libro appena pubblicato da Editori Riuniti, “Onorevoli Wanted”, sono lieto di comunicarti che i pregiudicati hanno di nuovo raggiunto quota 25, eguagliando il record della passata legislatura. Considerando poi le altre categorie dei “diversamente onesti”, e cioè quelle degli indagati, degli imputati, dei condannati in primo o secondo grado, dei miracolati dalla prescrizione o dalle varie leggi-canaglia, siamo arrivati a 82: quasi il 10 per cento dell’intero Parlamento, una percentuale che nemmeno nei quartieri dello Zen di Palermo o di Scampia e Secondigliano a Napoli. Per l’esattezza: 25 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), 10 prescritti, 8 condannati in primo grado, 17 imputati in primo grado, 19 indagati, 1 imputato in udienza preliminare, 1 prosciolto per immunità parlamentare, 1 colpevole assolto per legge.L’hit parade dei partiti vede al primo posto Forza Italia (con 29 diversamente onesti), seguita da Alleanza nazionale (14), Udc (10), Lega Nord (8), Movimento per l’autonomia (1), Dc (1), Psi (1), Gruppo Misto (1: Andreotti). In tutto, il centrodestra è a quota 65. Il centrosinistra insegue a quota 17, ma ce la sta mettendo tutta:Margherita (6), Ds (6), Udeur (2), Rifondazione comunista (2), Rosa nel pugno (1).Interessante anche la classifica dei reati preferiti dai nostri dipendenti in Parlamento: 18 casi di corruzione; 16 di finanziamento illecito; 10 di truffa; 9 di abuso d’ufficio e di falso; 8 di associazione mafiosa; 7 di bancarotta fraudolenta e turbativa d’asta; 6 di associazione per delinquere, resistenza a pubblico ufficiale e falso in bilancio; 5 di attentato alla Costituzione, attentato all’unità dello Stato e formazione di struttura paramilitare fuorilegge; 4 di favoreggiamento, concussione e frode fiscale; 3 di diffamazione, abuso edilizio e lesioni personali; 2 di banda armata, corruzione giudiziaria, peculato, estorsione, rivelazione di segreti; 1 di omicidio, associazione sovversiva, istigazione a delinquere, favoreggiamento mafioso, aggiotaggio, percosse, violenza a corpo politico, incendio aggravato, calunnia, falsa testimonianza, voto di scambio, appropriazione indebita, violazione della privacy, oltraggio, fabbricazione di esplosivi, violazione diritti d’autore, frode in pubblico concorso e adulterazione di vini.
Già che ci siamo, aggiungo qualche dato fornito dal sito ufficiale della Camera, www.camera.it (sezione "trattamento economico"):
indennità parlamentare 5.419,46 euro, al netto delle ritenute previdenziali
diaria Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma , sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965. La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili
A titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro,
deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.
Per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.
I deputati, qualora si rechino all’estero per ragioni di studio o connesse all’attività parlamentare, possono richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di 3.100,00 euro.
deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari
Assegno vitalizio: l'8,6 per cento, pari a 962,42 euro - della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dall'Ufficio di Presidenza il 30 luglio 1997.
In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età.
Solitamente non sono populista...ma pensando al precariato, più o meno storico, che ci aspetta...

venerdì, luglio 14, 2006

Mobilitiamoci

In data 15 giugno, è stata presentata alla Commissione cultura della Camera una mozione (a firma di un gruppo di deputati dell'Unione) in cui uno dei punti sostiene l'accentuazione della disomogeneità nella valutazione del punteggio d'abilitazione a secondadelle procedure abilitanti seguite, già presente nella normativa precedente, con un trattamento privilegiato degli abilitati Scuole di specializzazione dell'insegnamento secondario;
Tutti gli abilitati del VI ciclo sanno benissimo che il governo Berlusconi non ci ha certo concesso un trattamento privilegiato, escludendoci dalle graduatorie permanenti. Ora il rischio è che si proceda ad una modifica della tabella di valutazione, che svaluti l'abilitazione SSIS, a vantaggio dei precari storici, che hanno dalla loro il numero (massiccio) e il supporto politico e sindacale.
La solita guerra tra pezzenti.
Onestamente, noi del VI ciclo siamo l'ultima ruota del carro (molti non hanno mai avuto esperienze di insegnamento) e di conseguenza credo che nessuno di noi si ponesse obiettivi lontani, quali l'immissione in ruolo, che è la vera posta in gioco di questa contesa.
Questo tuttavia, a mio avviso, non vuol dire che dobbiamo assistere passivi all'ennesima ingiustizia nei confronti degli abilitati ssis: una eventuale svalutazione dell'abilitazione ssis vorrebbe dire 1) aver buttato via due anni della nostra vita, due anni durissimi per tutti, tra esami, lezioni obbligatorie, tirocini, treni e una vagonata di euro (Osimo docet...) 2) svalutare quanto appreso e sperimentato nel corso del biennio (questo è il punto più soggettivo, lo sappiamo) 3) a medio termine, rischiare di non inserirsi in g.p. nella posizione che ci spetterebbe secondo l'attuale tabella di valutazione 4) a lungo termine, immissione in ruolo preclusa o quasi.
Io nutro massimo rispetto per i colleghi precari "storici", che da anni vivono la situazione di precarietà in cui molti di noi hanno iniziato ora ad affacciarsi. Ma la risoluzione del precariato, secondo me, non può passare attraverso l'annullamento dei diritti di una categoria (gli abilitati ssis) a vantaggio di un'altra.
Gli abilitati SSIS sono ormai circa 100000: se tutti si facessero sentire, sarebbe una pressione non indifferente. La tattica del "aspettiamo, tanto tutto si mette apposto", molti l'hanno già adottata in occasione del ricorso ANIEF, e sappiamo tutti come è finito.
Il mio invito, quindi, è quello di far sentire la propria voce, sottoscrivendo le iniziative delle associazioni (anief, anadoss...) degli abilitati ssis. Una lunga lettera, con gli indirizzi di posta dei deputati, la trovate sul mio blog, per le altre iniziative, al momento vi rimando al sito di Orizzonte scuola.

Maturità, pugno duro del Ministero. Prove annullate e "private" bloccate

14 luglio 2006 - da Repubblica
Pugno di ferro del Ministero della Pubblica Isruzione sugli esami di maturità, in particolare per le scuole private: ventimila ispezioni, cinquanta prove di maturità annullate, un centinaio di ragazzi ammessi con la media dell'otto esclusi dagli esami e ben venti proposte di revoca della parità ad istituti privati per irregolarità. I numeri del gruppo ispettivo costituito presso il ministero dell'Istruzione sull'esame di Stato parlano chiaro. Per la prima volta, dunque, il Ministero non ha usato mezzi termini nei confronti dei noti "diplomifici" che, ogni anno, sfornavano studenti modello senza che, a volte, ne avessero i requisiti.
Particolare attenzione è stata rivolta ai candidati delle scuole private, 45mila nel 2006, contro i 42mila di 12 mesi fa. Conti alla mano, il 7% in più in un anno. I controlli hanno scandagliato i documenti prodotti dalle scuole e i reali requisiti degli alunni per poter essere ammessi agli esami. E' a questo punto che sono venute alla luce irregolarità insanabili in 50 casi, per cui il Ministero ha subito proceduto all'annullamento delle prove di esame.
Un'altro fronte di attenzione si è concentrato sulle prestazioni degli studenti che, per merito, fanno più anni in uno. Si tratta dei cosiddetti "saltatori", un fenomeno che negli istituti paritari, negli ultimi tre anni, ha subito un grande incremento. Qui sono emersi i 100 candidati titolari di una media dell'otto, in realtà del tutto fittizia che sono stati esclusi dagli esami di Stato.
"Una scuola aperta a tutti, che vuole valorizzare l'autonomia, deve garantire prima di tutto la valutazione degli standard di qualità e il controllo del rispetto delle regole".

lunedì, luglio 10, 2006

venerdì, luglio 07, 2006

immissioni ruolo: MN, BS, VR

Riporto i dati relativi alle immissioni in ruolo nelle province di Mantova, Brescia e Verona.
scuola sec. I grado: Mn 22, Bs 89, Vr 66
scuola sec. II grado: Mn 23, Bs, 81, Vr 57

Immissioni in ruolo per classi di concorso (non ho però i dati relativi a Vr):
Mantova A050: 3, A051: 1, A052: 1, A043: 11
Brescia A050: 10, A051: 4, A043: 42

ANIEF, proposta su precariato

L’ANIEF, in merito alla risoluzione presentata alla VII Commissione Cultura e Istruzione della Camera da alcuni Onorevoli dell’Unione, in data 6 luglio 2006, pur apprezzando il tentativo di fornire un primo indirizzo al nuovo Governo sul numero di immissioni in ruolo da operare nei prossi anni scolastici e sulla deligificazione della tabella di valutazione dei titoli delle Graduatorie permanenti,rileva che alcune sue premesse e alcune sue conclusioni sono azzardate, faziose, fonte di nuovi contenziosi all’interno del precariato docente, lontane dalla valorizzazione auspicata di tutte le risorse disponibili all’interno della Scuola e in particolare di quelle formate attraverso il raccordo tra Università e Scuola (v. Programma elettorale dell’Unione)in quanto - non soltanto nascono da una visione parziale e faziosa del precariato docente, laddòve a differenza della passata legislatura (XIV), il 15 giugno 2006 sono stati audite delle Associazioni che non hanno mai rappresentato (anzi hanno avversato) il precariato dei docenti abilitati presso le SSIS;- sottolineano anche, erroneamente, un trattamento privilegiato esistente nelle graduatorie permanenti nella valutazione del punteggio di abilitazione dei docenti abilitati presso le SSIS, dimenticando che tale ‘favore’ è stato ‘volutamente’ annullato dalla Legge 143/04 con la riduzione di 2/3 del punteggio di abilitazione (da 12/36 a 4/12), con il divieto di cumulo durante il biennio dei corsi SSIS del punteggio di servizio eventualmente prestato (24 punti), con l’attribuzione di punti 6 a tutte le procedure abilitanti per colmare la differenza residua dei punti 6 attribuiti all’abilitazione SSIS (24+6);- prospettano, infine, un criterio di selezione del personale docente all’interno delle Scuole che vuole premiare soltanto l’anzianità di servizio (certamente importante ma non principale criterio discriminante) a discapito del merito e del percorso di formazione seguito, come la stessa nostra Costituzione all’art. 97 e all’art. 3 recita e l’Europa di Lisbona ci reclama.La Legge 143/04 con tutte le sue ingiustizie già a suo tempo denunciate (tra cui l’esclusione degli abilitati SSIS del VI ciclo dall’inserimento delle graduatorie permanenti a differenza di quelli dei corsi ‘sanatoria’), in effetti, nacque con l’intento ben riuscito di penalizzare il percorso formativo delle SSIS, rivoluzionando le Graduatorie permanenti passate, non consentendo in moltissimi casi neppure oggi (anche in classi concorsuali e in CSA dove è notoria la disponibilità di posti) l’assegnazione di supplenze annuali ai docenti abilitati presso le SSIS.La Legge 143/04, d’altronde, si aggiunge a un’altra legge, la 124/99, che garantisce ancora oggi ‘una riserva indiana’ del 50% dei posti agli idonei dell’ultimo concorso a cattedre, dimenticando la validità di prova concorsuale per l’accesso ai corsi SSIS e per il conseguimento della relativa abilitazione (v. ricorso ANP depositato presso il Tar Lazio, attualmente in corso).Pertanto, l’Associazione, ribadendo la disponibilità a essere audita informalmente dai suddetti Onorevoli, dagli Onerovoli membri della VII Commissione Cultura e Istruzione di Camera e Senato, dal Governo presieduto dall’On. R. Prodi, dal ministro dell’Istruzione On. G. Fioroni,chiede che in tale risoluzione e nel provvedimento d’urgenza richiesto al Governo (come già nel programma dell’Unione) si tenga conto e si trovi una soluzione alla grave condizione attraversata da tutto il precariato, ivi compreso quello formato attraverso le SSIS, valorizzandolo e non segnandolo come causa del reale malessere esistente nella Scuola italiana, con una media dell’età dei docenti superiore ai 50 anni, con un precariato ‘ad arte’ negli ultimi 10 anni formato da 250.000 docenti, tutti elementi lontani dall’Europa.Napoli, 7 luglio 2006

Veneto: 1.597 immissioni in ruolo su 5.043 posti disponibili

06 luglio 2006 - Gilda Veneto
Saranno solo 1.597 gli insegnanti immessi in ruolo nelle province del Veneto entro il 31 luglio a fronte dei 5.043 posti disponibili. Una differenza di ben 3.446 cattedre che rimarranno vuote e saranno destinate come al solito alla girandola delle supplenze annuali. Per la Gilda degli insegnanti del Veneto le quote previste nella regione sono del tutto insufficienti a garantire stabilità di organici, certezza di programmazione per le scuole e, quindi un accettabile livello di qualità alla ripresa delle lezioni.
Il settore in maggior sofferenza sarà quello della scuola primaria, con un buco di ben 1.262 posti ma anche negli atri ordini di scuola si propone un vistoso deficit: 790 cattedre in meno nella secondaria di 2° grado, 734 nella secondaria di 1° grado, 242 nella scuola dell’infanzia e ben 337 nel delicato ambito del sostegno.

mercoledì, luglio 05, 2006

il prof è sempre più anziano

di SALVO INTRAVAIA
Sempre più anziani. Sono gli insegnanti della scuola italiana che continua inesorabilmente ad invecchiare. Lo conferma l'ultimo rapporto del ministero dell'Istruzione. Secondo il rapporto contenuto nel volume 'La scuola italiana: sintesi dei dati 2005/2006', il numero di insegnanti di ruolo più avanti con l'età è aumentato. Per la prima volta negli ultimi anni, la scuola secondaria - di primo grado (l'ex scuola media) e di secondo grado (l'ex scuola superiore) è over 50.
Insomma, la tendenza sembra davvero inarrestabile: anche quest'anno le maestre e i professori che si trovano di fronte gli alunni italiani sono un po' più vecchi dello scorso anno. Al punto che la distanza che separa oggi l'Italia dagli altri paesi Ocse rischia di diventare insormontabile. Le ragioni sono tante ma una delle cause messe in luce in questi ultimi anni è che i rincalzi (i precari e i vincitori dei pubblici concorsi che subentrano a chi lascia la cattedra) non sono certo giovanissimi: mediamente quarant'anni.
Nell'ultimo rapporto dell'Ocse ("Education at a Glance 2005: Uno sguardo sull'Istruzione 2005") fra i tanti dati rilevati per effettuare un raffronto tra i vari sistemi educativi di tutto il mondo figura anche l'età degli insegnanti. In Italia, quella di 'svecchiare' è la categoria che ha in mano il futuro delle giovani generazioni, e quindi del Paese, è una delle priorità della scuola. E nell'esodo (per pensionamenti) di circa 250 mila insegnanti previsto nei prossimi anni, i sindacati intravedono l'occasione per ringiovanire il corpo docente della scuola italiana. Ovviamente nessuno vuole sminuire il lavoro e l'impegno di tantissimi insegnanti non più giovanissimi che con il loro lavoro portano faticosamente avanti una scuola che scricchiola da tutte le parti. Ma dopo una certa età comincia a subentrare la stanchezza e la mancanza di stimoli.
Ecco che l'immissione di "forze fresche" potrebbe contribuire a fare risollevare il vetusto sistema scolastico nazionale: ma occorre fare i conti con i costi del ricambio generazionale degli insegnanti italiani, che in questo momento sembra poco praticabile.
I numeri. Secondo gli ultimi dati del ministero, l'età media degli insegnanti italiani è di quasi 50 anni, 49,36 per l'esattezza. Lo scorso anno, era di qualche decimo di punto inferiore: 49,16 anni. I docenti più anziani insegnano nelle scuole medie. La loro età supera abbondantemente i 50, visto che si attestano mediamente su 51,35 anni. I più giovani sono invece coloro che insegnano nelle scuole elementari che possono vantare l'invidiabile età, (sempre media) di 47,46 anni. E quest'anno superano la soglia dei 50 anche i prof della scuola superiore. A dare una illusione di "parziale gioventù", sono soltanto i docenti di sostegno e quelli di religione cattolica. I primi con 45 anni di età media sono in assoluto i 'più giovani, i secondi si avvicinano ai 46 anni. Ma è guardando i dati relativi ai docenti giovani (under 40) e giovanissimi (under 30) che ci si può fare un'idea più precisa del fenomeno.
Nelle scuole italiane gli insegnanti di ruolo con meno di 30 anni sono appena 4.219: pari al 6 per mille. Quelli che ne hanno meno di 40 sono circa 12 su 100. In compenso gli over 50 rappresentano quasi la metà dell'intero corpo docente (il 48,9 per cento) e coloro che insegnano ancora dopo avere festeggiato il sessantesimo compleanno sono 4,7 su 100. Insomma, gli insegnanti ultrasessantenni rappresentano oggi una forza lavoro otto volte superiore agli under 30.
Alcuni confronti. Basta confrontare questi dati con i numeri di qualche anno fa per comprendere come si è evoluto il fenomeno. Nell'anno scolastico '97/'98, appena dieci anni fa, gli insegnanti con meno di 30 anni erano il 2 per cento e quelli con meno di 40 addirittura il 23 per cento: quasi il doppio di oggi. Per converso, gli over 50 erano il 27 per cento, quasi la metà di quelli registrati nell'anno 2005/2006, e gli ultrasessantenni il 2,7 per cento. In pochissimi anni, da un rapporto quasi paritario fra gli over 50 e gli under 40 (1,2 per l'esattezza) si è passati a 4,1. In altre pariole oggi, gli ultracinquantenni in cattedra sonoil quadruplo di coloro che non hanno ancora festeggiato i 40.
Ma è il confronto con gli altri paesi (europei e non) ad impressionare. In Francia, Corea, Irlanda, Inghilterra, Stati Uniti e Giappone la percentuale di insegnanti non ancora trentenni supera abbondantemente il 10 per cento, con punte del 20 per cento in alcuni gradi di istruzione di queste realtà. Valori 20 volte superiori a quelli italiani che quest'anno si attestano sullo 0,6 per cento.

sabato, luglio 01, 2006

Appello dei docenti abilitati SSIS

Ciao, siamo un piccolo gruppo di precari abilitati SSIS attivo per difendere il nostro titolo. Ti scriviamo perché ancora una volta è in pericolo la dignità Dell'abilitazione SSIS. Con il cambio del governo, i problemi di noi precari scuola si ripresenta in tutta la sua gravità.sindacati e gruppi di pressione di ogni tipo si sono già fatti avanti con le loro richieste.Tra le tante, l'eliminazione dei 30 punti, l'attivazione del corso abilitante riservato, la soppressione delle SSIS, la soppressione del valore abilitante dell'esame SSIS e molto ancora.Tutto questo, purtroppo anche da gruppi di colleghi precari con altro tipo di abilitazione Per chi crede che queste richieste non potrebbero mai avere attuazione, ricordiamo che il prossimo corso riservato che sta per partire, cioè la SANATORIA prevista dalla legge 145 del 2004, è stata ottenuta grazie alle pressioni di un piccolo gruppo di precari non abilitati, e tra loro molti Bocciati al test d'ingresso SSIS.Come dicevamo, i colleghi precari dell'ordinario e del riservato stanno bombardando di richieste il parlamento e i politici in generale per ottenere leggi, decreti, e tutto quello che li possa favorire, ovviamente fregandosene se è a danno degli abilitati SSIS.Ti chiediamo dunque di partecipare anche tu all'opera di sensibilizzazione >dei politici, con un semplice gesto, cioè la spedizione della lettera più >sotto allegata, e se vuoi, facendo anche di più.>Ecco i vari gradi di impegno con cui ti puoi attivare in difesa dei tuoi >diritti:> Livello molto semplice, prendi il testo sotto riportato , ed invialo a >tutti gli indirizzi e-mail che ti abbiamo inviato insieme.>Livello semplice Dopo aver spedito la lettera in difesa dei nostri diritti, >fai girare il testo inviandolo a tutte le e-mail dei tuoi conoscenti >insegnanti abilitati SSIS, chiedendo che inviino anche loro l'e-mail di >protesta.>Livello medio Se conosci qualche politico, contattalo, ed esponi la >situazione del precariato SSIS e le nostre richieste.>Livello medio alto Se anche tu ai vissuto sulla tua pelle le >discriminazioni che avvengono quando dici che sei abilitato SSIS >organizzati con gruppi di colleghi e discuti di quanto si può fare per >difendere i nostri diritti, scrivendo a giornali, riviste e quant'altro dia >visibilità alla nostra situazione.>Livello alto Sei incavolato nero, dunque puoi fondare dei gruppi di lavoro >che crea siti internet, associazioni di difesa degli abilitati SSIS, e >proponi picchettaggi e scioperi in difesa dei nostri diritti.>Speriamo che tu possa aderire il più possibile a questa protesta, ne va >del diritto tuo e nostro di poter vedere un giorno il diritto >all'assunzione definitiva nella scuola.>Ciao>Forumprecari>>
Testo da spedire:
Intestazione: Appello dei docenti precari abilitati percorso universitario SSIS.
>>Salve, sono uno dei molti docenti precari abilitati con percorso >universitario chiamato SSIS.>Un percorso che prevede un numero chiuso, test selettivo d'ingresso e la >successiva frequentazione di due anni di corso universitario per diventare >insegnanti preparati per questo delicato ruolo.>Iniziati nel lontano 1999, questi corsi universitari formano nelle varie >discipline 10.000 insegnanti all'anno.>Molti di noi oggi lavorano nella scuola come precari, portando il frutto >della preparazione acquisita per rinnovare le metodologie di apprendimento >da usare nella scuola per formare i cittadini del futuro.>Ma ben pochi di noi sono stati assunti a tempo indeterminato,sia perché >sono stati favoriti,e giustamente, i vecchi precari con maggiore anzianità, >sia perché sono stati assunti molti di coloro che si sono abilitati con >concorso ordinario.>A compenso di questa mancate assunzioni, ci fu dato il "contentino" di 30 >punti aggiuntivi da utilizzare nelle graduatorie per le supplenze, >successivamente limitato dall'impossibilità di cumulare il servizio >prestato contemporaneamente nella scuola, menomandone il positivo effetto.>Ma ora crediamo sia giunto il tempo di aiutare anche l'assunzione dei >precari SSIS nella scuola, come per i precari dell'ordinario e quelli di >vecchia data!>Uno dei motivi che ci spinge a questa richiesta è che presto potremmo >restare disoccupati, a causa della SANATORIA abilitante prevista dalla >legge 143/04.>Questa legge prevede di abilitare tutti coloro che sono in possesso anche >di un solo anno di servizio SENZA selezione, ed infatti tra di loro abbiamo >incontrato molti di coloro che non avevano superato il test d'ingresso >universitario!!!!!!>E' come aver attivato una SANTORIA per tutti gli infermieri con un anno di >lavoro perché possano diventare medici senza test d'ingresso >universitario!!!!!!>Perché questo non sarebbe possibile nella sanità, ed è invece quello che >sta succedendo nella scuola?>Per rimediare a questa ingiustizia, e ad altre ancora che giornalmente >subiamo come docenti precari, chiediamo di attivare graduatorie differenti >per abilitati SSIS>Nelle prossime assunzioni in ruolo saranno pochissimi i docenti abilitati >con percorso universitario assunti, perché ancora una volta verranno >superati dai colleghi del percorso ordinario.>In considerazione di ciò chiediamo di poter equiparare la nostra situazione >a quella dei docenti precari del concorso ordinario.>Questi colleghi usufruiscono di 50 posti di ruolo ogni 100 posti, mentre >i rimanenti verranno suddivisi tra tutti i precari di ogni tipo, tra cui di >nuovo quelli con l'ordinario.>Ciò che risulta assurdo è che questa regola era prevista dovesse decadere >già dalle assunzioni del 2003, e invece è ancora attiva per le prossime >nomine del 2006!!!!!>Noi non vogliamo che i colleghi siano penalizzati, ma di poter condividerne >i diritti, potendo accedere alla stessa graduatoria di merito, o di formare >una diversa graduatoria con una parte dei posti in ruolo riservata solo per >gli abilitati SSIS.>Si tratta di una semplice EQUIPARAZIONE dei diritti degli abilitati SSIS >con quelli dell'ordinario.>Questa nostra richiesta è legittimata anche dal sostegno del CRUI, >(Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) delle CODISSIS >(Conferenza nazionale dei Direttori di SSIS) CONCURED (COnferenza >Nazionale dei Centri Universitari di Ricerca Educativa e Didattica) e di >tutte le organizzazioni di docenti precari SSIS nonché da molte altre sigle >del mondo universitario.>Chiediamo inoltre che, a partire dal 2006-2007, venga abolito il doppio >punteggio per le supplenze svolte in montagna, al limite sostituito con un >punteggio di residenza come già avviene nella regione Trentino altro Adige.>Siamo fiduciosi che lei comprenderà le nostre ragioni e presterà loro le >dovute attenzioni in difesa degli insegnanti abilitati con percorso >universitario.>>Con stima>Docente Precario SSIS.>.....................................>>P.S. L'ultima parte del testo da spedire contiene un riferimento esplicito >al punteggio di montagna che, anche fra di noi del gruppo di lavoro, non >ottiene tutti i consensi. Perciò ti invitiamo a leggerlo, e se non lo >approvi di cancellarlo prima di spedire la protesta. Da togliere sono la >quart'ultima e terz'ultima riga>Scusa ancora della lunghezza di questa e-mail.
>Ciao!>forumprecari@hotmail.com>>
E-mail a cui spedire:
Senato commissione istruzione:>
sterpa_e@posta.senato.it, giambrone_f@posta.senato.it,
valditara_g@posta.senato.it,
carloni_a@posta.senato.it,
davico_m@posta.senato.it,
fontana_c@posta.senato.it,
marconi_l@posta.senato.it,
ranieri_a@posta.senato.it,
soliani_a@posta.senato.it,
strano_a@posta.senato.it,zavoli_s@posta.senato.it,>>
Camera commissione Istruzione:
>FOLENA_P@camera.it,BARBIERI_E@CAMERA.IT,
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COLASIO_A@CAMERA.IT,
BENZONI_R@CAMERA.IT,
CHIAROMONTE_F@CAMERA.IT,
DEBIASI_E@CAMERA.IT,
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SIRCANA_S@CAMERA.IT,
TESSITO>RE_F@CAMERA.IT,TOCCI_W@CAMERA.IT,
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Ministero e partiti>
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