ANIEF, proposta su precariato
L’ANIEF, in merito alla risoluzione presentata alla VII Commissione Cultura e Istruzione della Camera da alcuni Onorevoli dell’Unione, in data 6 luglio 2006, pur apprezzando il tentativo di fornire un primo indirizzo al nuovo Governo sul numero di immissioni in ruolo da operare nei prossi anni scolastici e sulla deligificazione della tabella di valutazione dei titoli delle Graduatorie permanenti,rileva che alcune sue premesse e alcune sue conclusioni sono azzardate, faziose, fonte di nuovi contenziosi all’interno del precariato docente, lontane dalla valorizzazione auspicata di tutte le risorse disponibili all’interno della Scuola e in particolare di quelle formate attraverso il raccordo tra Università e Scuola (v. Programma elettorale dell’Unione)in quanto - non soltanto nascono da una visione parziale e faziosa del precariato docente, laddòve a differenza della passata legislatura (XIV), il 15 giugno 2006 sono stati audite delle Associazioni che non hanno mai rappresentato (anzi hanno avversato) il precariato dei docenti abilitati presso le SSIS;- sottolineano anche, erroneamente, un trattamento privilegiato esistente nelle graduatorie permanenti nella valutazione del punteggio di abilitazione dei docenti abilitati presso le SSIS, dimenticando che tale ‘favore’ è stato ‘volutamente’ annullato dalla Legge 143/04 con la riduzione di 2/3 del punteggio di abilitazione (da 12/36 a 4/12), con il divieto di cumulo durante il biennio dei corsi SSIS del punteggio di servizio eventualmente prestato (24 punti), con l’attribuzione di punti 6 a tutte le procedure abilitanti per colmare la differenza residua dei punti 6 attribuiti all’abilitazione SSIS (24+6);- prospettano, infine, un criterio di selezione del personale docente all’interno delle Scuole che vuole premiare soltanto l’anzianità di servizio (certamente importante ma non principale criterio discriminante) a discapito del merito e del percorso di formazione seguito, come la stessa nostra Costituzione all’art. 97 e all’art. 3 recita e l’Europa di Lisbona ci reclama.La Legge 143/04 con tutte le sue ingiustizie già a suo tempo denunciate (tra cui l’esclusione degli abilitati SSIS del VI ciclo dall’inserimento delle graduatorie permanenti a differenza di quelli dei corsi ‘sanatoria’), in effetti, nacque con l’intento ben riuscito di penalizzare il percorso formativo delle SSIS, rivoluzionando le Graduatorie permanenti passate, non consentendo in moltissimi casi neppure oggi (anche in classi concorsuali e in CSA dove è notoria la disponibilità di posti) l’assegnazione di supplenze annuali ai docenti abilitati presso le SSIS.La Legge 143/04, d’altronde, si aggiunge a un’altra legge, la 124/99, che garantisce ancora oggi ‘una riserva indiana’ del 50% dei posti agli idonei dell’ultimo concorso a cattedre, dimenticando la validità di prova concorsuale per l’accesso ai corsi SSIS e per il conseguimento della relativa abilitazione (v. ricorso ANP depositato presso il Tar Lazio, attualmente in corso).Pertanto, l’Associazione, ribadendo la disponibilità a essere audita informalmente dai suddetti Onorevoli, dagli Onerovoli membri della VII Commissione Cultura e Istruzione di Camera e Senato, dal Governo presieduto dall’On. R. Prodi, dal ministro dell’Istruzione On. G. Fioroni,chiede che in tale risoluzione e nel provvedimento d’urgenza richiesto al Governo (come già nel programma dell’Unione) si tenga conto e si trovi una soluzione alla grave condizione attraversata da tutto il precariato, ivi compreso quello formato attraverso le SSIS, valorizzandolo e non segnandolo come causa del reale malessere esistente nella Scuola italiana, con una media dell’età dei docenti superiore ai 50 anni, con un precariato ‘ad arte’ negli ultimi 10 anni formato da 250.000 docenti, tutti elementi lontani dall’Europa.Napoli, 7 luglio 2006
1 Comments:
Ciao Francè,
concordo. Molti colleghi non si rendono conto della gravità della situazione, siamo alle solite.
In settimana degli onorevoli dell'Ulivo (tra cui Alba Sasso, che aveva a suo tempo preso in considerazione le lamentele dei docenti ssis...) hanno presentato una mozione sul precariato in commissione cultura, in cui parlano di privilegi concessi ai docenti abilitati ssis rispetto agli altri precari. An e FI, pare, per una volta, abbiano convenuto sulle posizioni della maggioranza. Siamo messi bene.
Purtroppo, come dici tu, i sindacati ci osteggiano, anche se non si rendono conto che gli abilitati ssis crescono ogni hanno e non sono più una sparuta minoranza: siamo al VII ciclo (VIII con l'anno prossimo), al ritmo di 11000 all'anno presto saremo 100000!
Purtroppo molti colleghi, soprattutto quelli che non hanno mai avuto esperienze di insegnamento, non si rendono conto di quale sia la posta in gioco: siamo in procinto di una gigantesca ondata di ricambio generazionale dei docenti; l'economia va male e non immetteranno in ruolo più di 20000 all'anno...il precariato, stando ai numeri, aumenterà: quindi chi sarà sindacalmente protetto entrerà in ruolo, gli altri continueranno ad essere precari...
la mia è un'analisi semplicistica ma non credi si discosti molto dalla realtà.
Due ultime considerazioni personali:capisco il dramma di chi, ultraquarantenne ed abilitato, è precario, con tutti i grossi disagi che questo comporta. Inaccettabile invece la sanatoria nei confronti di chi non ha passato i concorsi, di chi ha deciso di non fare la ssis perchè troppo ardua, di chi non ha passato l'esame di ammissione alla ssis: questi, a mio avviso, dovrebbero solo cambiare lavoro.. e mi fermo qui.
11:43
Posta un commento
<< Home