Comunicato Anief su risoluzione della Comm. Cultura
31 luglio 2006 - ANIEF
La VII Commissione Cultura e Istruzione della Camera, in data 26 luglio 2006, ha approvato una risoluzione sul precariato, che in quattro punti impegna il Governo alla programmazione nei prossimi anni di un piano di assunzioni su tutti i posti disponibili nelle Scuole e alla delegificazione della tabella di valutazione dei titoli nella graduatoria permanente prima dell’a.s. 2007/2008 con una rivisitazione di quei punteggi attribuiti in base alla lettera h) e al punto B3). Nel testo definitivo, inoltre, è doveroso ricordare come, su denuncia e richiesta espressa della presente associazione e grazie alla mobilitazione della categoria, sia stato ritirato a seguito della proposta dell'on. Rusconi (Ulivo) il punto 4 che era stato inserito nelle premesse della stessa risoluzione e che dava una visione fuorviante e faziosa sull'attribuzione del legittimo punteggio aggiuntivo attribuito all'abilitazione SSIS.
In merito al dibattito che ha preceduto l'approvazione della risoluzione, prendiamo atto di esser riusciti a ottenere dagli onorevoli relatori De Simone (Rifond. Com.) e Sasso (Ulivo) la riformulazione del testo e l'assicurazione da parte degli stessi proponenti che il Governo e la maggioranza giammai volevano riaprire una guerra tra poveri né tantomeno penalizzare i docenti abilitati presso le SSIS, a dispetto di quello che il testo faceva trasparire e di alcune dichiarazioni fuori luogo. L'intervento dell'on. Costantini (Idv), in questo senso, ha avuto il merito di ricordare la complessità della soluzione del precariato e la molteplicità delle aspettative nutrite dal grande numero dei partecipanti. Bisogna riconoscere, infine, un vivo apprezzamento e ringraziamento per le parole e l'attenzione mostrata dall'on. Barbieri (Udc) che ha posto in termini chiari e semplici il problema di una valorizzazione dei docenti abilitati presso le SSIS, opponendosi a qualsiasi ipotesi di una loro penalizzazione, nonché l'intervento dell'on. Aprea (FI) che ha sottolineato come siano stati escluse le associazioni dei precari SSIS dalle audizioni informali su tale risoluzione, auspicandone un coinvolgimento futuro sulle tematiche del precariato e del reclutamento.
Su questi due ultimi temi chiediamo che riparta con la maggioranza e l'opposizione un confronto in questa nuova legislatura, basato su una premessa fondamentale riassumibile proprio dalle parole espresse dall'0n. De Simone sulle pagine di Liberazione del 27 luglio 2006: “ Docenti specializzati presso le SSIS e quelli nominati da concorso hanno la stessa dignità e gli stessi diritti e come tali vanno tutelati ”.
Fino ad oggi, a fronte dei circa 20.000 docenti precari idonei del concorso ordinario rimasti nelle graduatorie di merito dal 2001 dopo quest'ultime assunzioni, rimangono nelle graduatorie permanenti 100.000 docenti precari abilitati progressivamente dal 2001. Lì ancora non c'è tutela, non c'è giustizia ma soltanto precariato per chi è stato formato per insegnare in posti disponibili nella carta e mai concretizzati nella realtà. Questo argomento, non a caso, è oggetto di un ricorso presentanto dall'associazione in collaborazione con il sindacato ANP, presentato al Tar-Lazio affinché la giustizia amministrativa si esprima sull'illegittima esclusione dei docenti abilitati presso le SSIS dalle graduatorie di merito, dopo aver superato ben due procedure concorsuali.
Ancora ad oggi, ben 12.000 docenti specializzati presso le SSIS nel corrente anno accademico rimangono fuori dalla 3 fascia delle graduatorie permanenti a differenza dei riservisti abilitati nello stesso periodo ma a seguito dei corsi della legge 143/2004, vedendosi relegati addirittura in un 6 blocco della 2 fascia delle graduatorie d'istituto dietro chi non ha neanche un'abilitazione. Il Tar-Lazio, qui, ha manifestato in un ricorso presentato dall'associazione, piena condivisione sui contenuti discussi ritenendo ragionevolmente fondata la disparità di trattamento ma non ravvisando gli estremi di sospetto di anticostituzionalità delle norme impugnate.
Tempo addietro, nel primo incontro avuto dalla presente associazione con rapprensentanti della Segreteria tecnica del Ministro e della Segreteria del Viceministro, è stata data assicurazione di un'attenzione del Governo alle problematiche del precariato in generale e in particolare di quello formato attraverso le SSIS, peraltro ribadita da alcuni esponenti della maggioranza come la sen. Soliani, rinviando a successivi incontri per la definizione e il risolvere di problemi particolari legati anche allo schema generale della formazione e reclutamento degli insegnanti e alla gestione di una fase transitoria di reclutamento del personale.
Noi ribadiamo la volontà di partecipare a questi successivi incontri, a concordare con i rappresentanti dell'attuale maggioranza e opposizione strumenti, tempi e modalità per una definizione risolutiva dei problemi del precariato e del precariato SSIS ma soprattutto di un miglioramento della Scuola pubblica italiana ed europea che non può prescindere dalla selezione e dalla valorizzazione del suo personale, troppe volte umiliato e demotivato.
In questi mesi (certamente prima della prossima finanziaria) attendiamo, dunque:
un decreto legge che autorizzi una programmazione triennale su tutti i posti disponibili nelle Scuole che tenga conto dei reali pensionamenti previsti;
un decreto legge che delegifichi la tabella e che sia accompagnato da un decreto del Ministro sulla tabella di valutazione dei titoli in graduatoria permanente che sia oggetto di contrattazione con le parti sociali, e per il quale renderemo noti i nostri suggerimenti;
un decreto legge che sani l'ingiustizia perpetrata nei confronti degli abilitati SSIS prevedendo il loro inserimento nelle graduatorie di merito, e l'inserimento degli abilitati per l'a.a. 2005/2006 nelle graduatorie d'Istituto di prima fascia;
l'istituzione di un tavolo tecnico, a cui ribadiamo la disponibilità a partecipare, per elaborare una giusta e risolutiva gestione della fase transitoria di reclutamento del personale docente, e per programmare la nuova formazione degli insegnanti, prima della scadenza dell'approvazione del nuovo decreto delegato del'art.
In merito al dibattito che ha preceduto l'approvazione della risoluzione, prendiamo atto di esser riusciti a ottenere dagli onorevoli relatori De Simone (Rifond. Com.) e Sasso (Ulivo) la riformulazione del testo e l'assicurazione da parte degli stessi proponenti che il Governo e la maggioranza giammai volevano riaprire una guerra tra poveri né tantomeno penalizzare i docenti abilitati presso le SSIS, a dispetto di quello che il testo faceva trasparire e di alcune dichiarazioni fuori luogo. L'intervento dell'on. Costantini (Idv), in questo senso, ha avuto il merito di ricordare la complessità della soluzione del precariato e la molteplicità delle aspettative nutrite dal grande numero dei partecipanti. Bisogna riconoscere, infine, un vivo apprezzamento e ringraziamento per le parole e l'attenzione mostrata dall'on. Barbieri (Udc) che ha posto in termini chiari e semplici il problema di una valorizzazione dei docenti abilitati presso le SSIS, opponendosi a qualsiasi ipotesi di una loro penalizzazione, nonché l'intervento dell'on. Aprea (FI) che ha sottolineato come siano stati escluse le associazioni dei precari SSIS dalle audizioni informali su tale risoluzione, auspicandone un coinvolgimento futuro sulle tematiche del precariato e del reclutamento.
Su questi due ultimi temi chiediamo che riparta con la maggioranza e l'opposizione un confronto in questa nuova legislatura, basato su una premessa fondamentale riassumibile proprio dalle parole espresse dall'0n. De Simone sulle pagine di Liberazione del 27 luglio 2006: “ Docenti specializzati presso le SSIS e quelli nominati da concorso hanno la stessa dignità e gli stessi diritti e come tali vanno tutelati ”.
Fino ad oggi, a fronte dei circa 20.000 docenti precari idonei del concorso ordinario rimasti nelle graduatorie di merito dal 2001 dopo quest'ultime assunzioni, rimangono nelle graduatorie permanenti 100.000 docenti precari abilitati progressivamente dal 2001. Lì ancora non c'è tutela, non c'è giustizia ma soltanto precariato per chi è stato formato per insegnare in posti disponibili nella carta e mai concretizzati nella realtà. Questo argomento, non a caso, è oggetto di un ricorso presentanto dall'associazione in collaborazione con il sindacato ANP, presentato al Tar-Lazio affinché la giustizia amministrativa si esprima sull'illegittima esclusione dei docenti abilitati presso le SSIS dalle graduatorie di merito, dopo aver superato ben due procedure concorsuali.
Ancora ad oggi, ben 12.000 docenti specializzati presso le SSIS nel corrente anno accademico rimangono fuori dalla 3 fascia delle graduatorie permanenti a differenza dei riservisti abilitati nello stesso periodo ma a seguito dei corsi della legge 143/2004, vedendosi relegati addirittura in un 6 blocco della 2 fascia delle graduatorie d'istituto dietro chi non ha neanche un'abilitazione. Il Tar-Lazio, qui, ha manifestato in un ricorso presentato dall'associazione, piena condivisione sui contenuti discussi ritenendo ragionevolmente fondata la disparità di trattamento ma non ravvisando gli estremi di sospetto di anticostituzionalità delle norme impugnate.
Tempo addietro, nel primo incontro avuto dalla presente associazione con rapprensentanti della Segreteria tecnica del Ministro e della Segreteria del Viceministro, è stata data assicurazione di un'attenzione del Governo alle problematiche del precariato in generale e in particolare di quello formato attraverso le SSIS, peraltro ribadita da alcuni esponenti della maggioranza come la sen. Soliani, rinviando a successivi incontri per la definizione e il risolvere di problemi particolari legati anche allo schema generale della formazione e reclutamento degli insegnanti e alla gestione di una fase transitoria di reclutamento del personale.
Noi ribadiamo la volontà di partecipare a questi successivi incontri, a concordare con i rappresentanti dell'attuale maggioranza e opposizione strumenti, tempi e modalità per una definizione risolutiva dei problemi del precariato e del precariato SSIS ma soprattutto di un miglioramento della Scuola pubblica italiana ed europea che non può prescindere dalla selezione e dalla valorizzazione del suo personale, troppe volte umiliato e demotivato.
In questi mesi (certamente prima della prossima finanziaria) attendiamo, dunque:
un decreto legge che autorizzi una programmazione triennale su tutti i posti disponibili nelle Scuole che tenga conto dei reali pensionamenti previsti;
un decreto legge che delegifichi la tabella e che sia accompagnato da un decreto del Ministro sulla tabella di valutazione dei titoli in graduatoria permanente che sia oggetto di contrattazione con le parti sociali, e per il quale renderemo noti i nostri suggerimenti;
un decreto legge che sani l'ingiustizia perpetrata nei confronti degli abilitati SSIS prevedendo il loro inserimento nelle graduatorie di merito, e l'inserimento degli abilitati per l'a.a. 2005/2006 nelle graduatorie d'Istituto di prima fascia;
l'istituzione di un tavolo tecnico, a cui ribadiamo la disponibilità a partecipare, per elaborare una giusta e risolutiva gestione della fase transitoria di reclutamento del personale docente, e per programmare la nuova formazione degli insegnanti, prima della scadenza dell'approvazione del nuovo decreto delegato del'art.
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