Education, education, education!
Cito da un articolo di A. Romano sulla Stampa: COME si usa dire, il confronto sorge spontaneo. Da una parte la nostra rissa elettorale sui capitali in attesa di fuggire da un’economia inconsapevole di essere florida e rigogliosa come non mai. Dall’altra l’annuncio di un bilancio pubblico - come quello presentato ieri da Gordon Brown - che non nasconde l’orgoglio della propria crescita ma che scommette quasi cinquanta miliardi di euro sulle politiche educative e scientifiche. Quella offerta ieri dinanzi al Parlamento britannico è una lezione che meriterebbe di essere studiata con attenzione da entrambi gli schieramenti politici italiani, indulgendo per una volta al provincialismo con cui cadiamo troppo spesso vittima di modelli stranieri sempre mutevoli.
G. Brown è l'erede designato da T. Blair a guidare il governo inglese, in caso di riconferma dei Laburisti l'anno prossimo; ebbene egli ha annunciato un gigantesco investimento nella scuola e nell’università da finanziarsi con la riduzione dei bilanci ministeriali e con la vendita delle quote ancora detenute dallo Stato nelle aziende produttrici di energia.
Ecco il link all'articolo completo:
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